Gaiamuffin

lunedì, luglio 10, 2006

Vado in vacanza a Saint-Vincent

Piccolo commento riguardo all'sms che ieri sera circolava e mandava a quel paese con un elaborato francesismo (vaff…) “Napoleone, il Moulin Rouge, Platini, la baguette, gli Champs Elysées, la Bastiglia, Manet, Monet, quel f…o di Rimbaud, il gobbo di Notre Dame, la nouvelle cuisine, Alain Delon, il Roland Garros, Saint Vincent, Saint Tropez, rien ne va plus, les jeux sont faits, je suis Catherine Deneuve…”

A chiunque l’abbia scritto e mandato: bellissimo ma… Saint Vincent è in Italia !!!

Il lato sbagliato delle Alpi

Italia - Francia da italiana a Parigi. O meglio, la strana vittoria dell’Italia vista dalla Francia…

Fino a prima della partita Parigi era tutta un sorriso per la petite italienne. (Strana deformazione francese per cui una giovane straniera è sempre petite anche dopo una cura di croissants aux amandes) Credevo fosse simpatia, sportività… immagino che invece fosse compassione… L’Italia per i francesi non poteva che perdere.

Ritorno a casa dopo la partita attraversando Parigi in metrò, mantenendo un basso profilo, non voglio provocare nessuno né avere noie, ma con un largo sorriso: sono allegra.

Voglio rivedermi da sola le immagini della vittoria dell’Italia. Solo che la tv francese mi dice che no, la Francia non ha proprio perso, perché perdere ai rigori non è proprio perdere. Che Zidane avrà avuto i suoi buoni motivi (ipotizzo: un commento razzista sull’attività sessuale della madre?), e che vuol dire??

Insomma, non hanno perso... Neanche un minimo di autocritica. Neanche un minimo di onore agli avversari che hanno vinto… e che in fondo sono solo al di là delle Alpi… (O anche un po’ anche qui, come me…) Questi avversari che sono stati ignorati per tutto il Mondiale… In tv la settimana scorsa si sentiva dire: la Francia deve superare il Portogallo e poi prepararsi alla Germania… SCUSA??? Io credevo che le partite si dovesse giocarle prima di vincerle!

Ho sentito che gli italiani recitano, barano, picchiano, pensano di più ai capelli che alla palla… e su qualcuna sono pure d’accordo… Ma ditemi anche che gli italiani vincono, e facciamola finita… Se avete ancora un’italiana a cui la Francia e i francesi piacciono sono io, ma mi state proprio facendo cambiare idea…

E invece No, continuano. Alla fine spengo la tv perché, insomma… non posso stare a preoccuparmi di 60 milioni di francesi; i francesi di cui mi interessa saranno due o tre. E qui arriva il peggio.

Uno per tutti. Amico francese. Gli ho ripetuto tante volte che non era il caso che venisse, che lui ha tutti i suoi amici a Parigi, che magari non si sarebbe divertito altrettanto a guardare la partita con due americane, una greca, un’olandese, un’italiana e forse un saudita. Ma lui no: sarà molto più divertente vederla insieme a voi, e specialmente a te che sei italiana, diceva. Così io ho messo in conto di vedere la partita con lui, comunque andasse…

Ma mi sa che non avevamo fatto lo stesso calcolo, visto che Grosso a momenti non ha fatto in tempo a rendersi conto di aver segnato che il mio amico aveva già la borsa in spalla…Ora: sicuramente ho un amico un po’ imbecille e che non sa perdere.
Ma mi sa che è l’esempio di un Paese intero che non sa perdere… Perché non riesco a sentirne uno, uno, UNO solo che dica che la Francia ha perso.

Insomma… La Francia non ha saputo vincere e sicuramente non sa perdere…

L’Italia avrebbe saputo perdere… Ma l’Italia ha vinto! E AMMETTETELO!!!!

sabato, luglio 08, 2006

Persino Castro...

Il Papa è in gita in Spagna.
La Spagna è oggi po' il figliol prodigo della Chiesa cattolica, con la sola differenza che non sembra proprio aver intenzione di ritornare a casa.
E siccome Zapatero, da primo ministro degli spagnoli -degli spagnoli tutti- in un'Europa dove non esiste religione di Stato, ha dichiarato che non andrà alla messa di Valencia, Navarro-Valls si irrita e si scatena con i confronti, annunciandoci che Castro e Jaruzelsky a messa ci andarono. Forse a Navarro-Valls sfugge l'elefantiaco dettaglio riguardante il fatto che Zapatero è un presidente democraticamente eletto.
Sembra volerci dire che Zapatero è più cattivo dei comunisti cattivi (ne esistono di buoni??). A me dice che è più liberale di molti liberali. Insomma: Zapatero alla messa non ci va perché non è Castro. Per fortuna.

domenica, luglio 02, 2006

Constatazioni fuori tema: pomeriggio al Musée Guimet

Riprendiamo fuori tema, se un tema c’è.

Ogni prima domenica del mese entrata libera nei musei di Parigi. Passo il pomeriggio al Musée Guimet, museo delle arti e civiltà orientali.

Passeggiando per le sale più che dalla diversità sono impressionata dal senso di somiglianza. Bassorilievi, frontoni di templi decorati con episodi epici… E ancora: facciate di templi con storie edificanti. Dove l’ho già sentita? Nessuna morale sul fatto che civiltà distanti possano produrre un’arte che si rassomiglia e sul fatto che dappertutto in una determinata epoca ci sono stati bassorilievi, templi, monumenti funerari… Solo una constatazione.

(Un appunto. Il Musée Guimet, Musée d’Orsay e Cluny sono bellissimi esempi di restauro architettonico: in tutti e tre i casi l’edificio in sé vale la pena di una visita)

Dopo le somiglianze la differenza. Le rappresentazioni religiose asiatiche (buddismo e induismo, ad esempio) stupiscono un po’ nella loro carnalità. O forse sono io ad essere troppo abituata all’associazione (cristiana?) religione-mortificazione del corpo?

Invece di una sessualità nascosta e rifiutata qui si trovano dee dai fianchi larghi e nudi, grassi, dei e dee con spose, amanti, compagni. La naturalezza delle pose fa sì che le rappresentazioni non siano impudiche. L’occhio non ne esce offeso proprio perché -dopo uno smarrimento iniziale- si accorge di guardare qualcosa di naturale, né troppo esibito né negato.

Ancora una volta: nessuna morale, né tantomeno alcuna illuminazione religiosa (nel corpo di qualcun altro forse lo spirito albergherà pure, nel mio mi sa proprio di no). Solo una constatazione.