Gaiamuffin

domenica, luglio 02, 2006

Constatazioni fuori tema: pomeriggio al Musée Guimet

Riprendiamo fuori tema, se un tema c’è.

Ogni prima domenica del mese entrata libera nei musei di Parigi. Passo il pomeriggio al Musée Guimet, museo delle arti e civiltà orientali.

Passeggiando per le sale più che dalla diversità sono impressionata dal senso di somiglianza. Bassorilievi, frontoni di templi decorati con episodi epici… E ancora: facciate di templi con storie edificanti. Dove l’ho già sentita? Nessuna morale sul fatto che civiltà distanti possano produrre un’arte che si rassomiglia e sul fatto che dappertutto in una determinata epoca ci sono stati bassorilievi, templi, monumenti funerari… Solo una constatazione.

(Un appunto. Il Musée Guimet, Musée d’Orsay e Cluny sono bellissimi esempi di restauro architettonico: in tutti e tre i casi l’edificio in sé vale la pena di una visita)

Dopo le somiglianze la differenza. Le rappresentazioni religiose asiatiche (buddismo e induismo, ad esempio) stupiscono un po’ nella loro carnalità. O forse sono io ad essere troppo abituata all’associazione (cristiana?) religione-mortificazione del corpo?

Invece di una sessualità nascosta e rifiutata qui si trovano dee dai fianchi larghi e nudi, grassi, dei e dee con spose, amanti, compagni. La naturalezza delle pose fa sì che le rappresentazioni non siano impudiche. L’occhio non ne esce offeso proprio perché -dopo uno smarrimento iniziale- si accorge di guardare qualcosa di naturale, né troppo esibito né negato.

Ancora una volta: nessuna morale, né tantomeno alcuna illuminazione religiosa (nel corpo di qualcun altro forse lo spirito albergherà pure, nel mio mi sa proprio di no). Solo una constatazione.